Può essere considerata pedopornografia la detenzione di fumetti raffiguranti rapporti sessuali?
È catalogabile come detenzione di materiale pedopornografico anche il possesso di fumetti che rappresentano chiaramente rapporti sessuali tra adulti e minorenni. Indubbia la rilevanza penale di disegni, pitture e tutto ciò che sia idoneo a dare allo spettatore l’idea che l’oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore.
Secondo i Giudici nel caso di fumetti riproducenti rapporti sessuali incestuosi tra adulti e minorenni, con fotografie ritraenti minorenni che mostrano le parti intime, si può parlare di detenzione di materiale pedopornografico.
Viene sottolineato infatti, il peso specifico delle fotografie che raffigura, senza ombra di dubbio, giovani ragazze, poco più che bambine, che mostrano le parti intime: la statura, il volto, i caratteri sessuali appena accennati sono elementi rivelatori del fatto che si tratta di soggetti di età ampiamente inferiore ai 18 anni.
In Diritto
Per quanto concerne, poi, fumetti e manga, i magistrati ribadiscono che va conferita rilevanza penale non solo alla riproduzione reale del minore in una situazione di fisicità pornografica, ma anche a disegni, pitture e tutto ciò che sia idoneo a dare allo spettatore l’idea che l’oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore.
Non può essere accolta l’osservazione della difesa, che aveva parlato di una nozione di “pornografia virtuale”, che supera quella contenuta nel Codice penale.
Infatti, il reato ex art.600 quater C.P. sanziona chi detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni 18, reato che non potrebbe essere contestato se le immagini in possesso dell’imputato non potevano indurre alcuno a ritenere reali le situazioni rappresentate.
Su questo punto si è espressa la Corte Suprema di Cassazione che ha stabilito come, sia per i fumetti, che per le illustrazioni di un racconto erotico raffiguranti minori impegnati in atti incestuosi o altre attività sessuali, si debba parlare di detenzione di materiale pedopornografico, reato punito dall’art.600 quater C.P..