La continuazione tra reati

16 Febbraio 2023

La continuazione tra i reati è un istituto che è previsto dal nostro ordinamento giuridico e riguarda l’applicazione della pena.

La legge italiana stabilisce che colui che commette, anche in tempi diversi, più violazioni della stessa norma o anche di diverse disposizioni di legge, nell’ambito di un medesimo disegno criminoso, vada punito con la pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata sino al triplo.

Quindi nel caso in cui un soggetto abbia accumulato varie sentenze di condanna con pene diverse, per aver commesso una serie di reati, non dovrà scontare una condanna pari alla “somma algebrica” delle pene comminate nelle varie sentenze di condanna, ma sconterà una condanna pari alla pena più alta che gli è stata inflitta, che verrà poi aumentata proporzionalmente per tutte le altre condanne che avrà ricevuto.

Questa disciplina evita le asprezze tipiche del cumulo materiale di pene, allorquando vengono commessi più reati e prevede quindi un sistema sanzionatorio più favorevole al reo.

Il Legislatore infatti ritiene meno pericoloso il soggetto che in esecuzione di un medesimo disegno criminoso commette più reati, rispetto a chi commette più reati autonomi, essendosi egli ribellato solo una volta alla legge penale.

Continuazione tra i reati - ambiti di applicazione

Perché possa però applicarsi l’istituto della continuazione è necessario che:

  • i reati siano stati commessi tutti in relazione ad un unico disegno criminoso e che quindi l’autore li abbia commessi nell’ambito di un unico impulso criminale;
  • gli stessi reati siano stati commessi in un arco temporale compatibile con l’unicità del disegno criminale (non rientrano nella casistica reati commessi a distanza di svariati anni uno dall’altro).

Lo stesso principio si applica anche nel caso in cui un soggetto con una sola azione commetta più reati o violi più volte la stessa norma di legge (esempio di un sinistro stradale in cui si cagiona la morte o il ferimento di più persone).

Anche in questo caso si applica l’istituto della continuazione tra i reati e l’autore verrà condannato per il reato più grave con una pena che sarà poi aumentata dal Giudice in modo proporzionale per tutti gli eventi che sono stati causati dalla condotta dell’agente, a seconda della loro gravità.

Non è invece configurabile la continuazione tra delitti dolosi e colposi, perché nel caso di colpa manca la volontà da parte del soggetto di voler provocare l'evento delittuoso e quindi non vi può essere il disegno criminoso che dovrebbe essere alla base delle intenzioni del reo.

Avv. Davide De Caprio
L'avvocato De Caprio penalista oltre a essere titolare dell’omonimo Studio Legale con sede a Roma, è da anni avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori; patrocinio che esercita abitualmente assistendo le parti nella predisposizione dei ricorsi e nelle discussioni innanzi alla Corte di Cassazione con sede a Roma.
Ha difeso in circa 70 processi in quasi tutte le Corti d’Assise di Italia.
Ha difeso personaggi molto noti (della finanza, della politica, dello sport e dello spettacolo) anche in procedimenti di grande rilevanza mediatica. Il campo elettivo di attività è il diritto penale d’impresa: ha difeso numerosi amministratori e dirigenti in noti processi penali per reati societari, fallimentari, bancari, finanziari, tributari, informatici, urbanistici, ambientali e doganali..

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