Cosa fare in caso di arresto?

2 Dicembre 2020

Il codice penale prevede una serie di reati per i quali è previsto l’arresto obbligatorio oppure facoltativo in caso di flagranza di reato.

La flagranza si realizza allorquando gli agenti di polizia fermano il sospettato di un delitto nel momento in cui si sta commettendo il reato, oppure seguendone le tracce, lo intercettano subito dopo, senza che vi sia stata interruzione nell'inseguimento.

In quel caso gli agenti possono procedere all’arresto che dovrà poi essere convalidato da un Giudice nelle 48 ore successive.

A seguito dell’arresto quindi l’indagato verrà portato in Tribunale e si dovrà procedere ad una prima fase dove il Giudice dovrà valutare se sono state rispettate tutte le norme processuali che hanno portato all’arresto del sospettato e verranno ascoltati gli agenti che hanno provveduto ad effettuare l’arresto.

Dopo l’eventuale convalida dell’arresto, il P.M. in udienza potrà chiedere al Giudice l’applicazione di una misura cautelare qualora lo ritenga opportuno (detenzione in carcere, arresti domiciliari, obbligo di firma innanzi alla P.G.). Il Giudice qualora ritenga che ricorrano i presupposti di pericolosità sociale e reiterazione del reato applicherà la misura che ritiene più congrua alla fattispecie ed in relazione alla personalità del reo.

Una volta terminata l’udienza di convalida, l’indagato in prima persona (o per il tramite del suo difensore a cui ha rilasciato procura speciale), può chiedere che il processo prosegua con un rito alternativo: rito abbreviato ai sensi dell’art.439 C.P.P o patteggiamento ai sensi dell’art.444 C.P.P..

Qualora non si chieda un rito alternativo, il procedimento proseguirà con il rito ordinario.

Durante la convalida l’arrestato può rendere delle dichiarazioni per chiarire la propria posizione oppure avvalersi della facoltà di non rispondere.

L’arrestato può immediatamente contattare un familiare per informarlo dell’accaduto e nominare un difensore di fiducia che verrà prontamente avvertito dalla polizia; qualora non si abbia un difensore di fiducia verrà nominato un avvocato d’ufficio.

Avv. Davide De Caprio
L’Avvocato Davide De Caprio è nato il 27 Febbraio 1974 si è laureato in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1998. E’ iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma ed esercita la professione forense dal 1999. Si specializza nell’ambito del Diritto Penale, con particolare attenzione ai reati finanziari, bancari e tributari (bancarotta, evasione fiscale, falso in bilancio, aggiotaggio, insider-trading). E' abilitato al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori; patrocinio che esercita abitualmente assistendo le parti nella predisposizione dei ricorsi e nelle discussioni innanzi alla Corte Suprema di Cassazione.

Penalista Cassazionista

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