Arresto in flagranza: hai diritto all’avvocato sin da subito

La persona arrestata può immediatamente farsi assistere dal suo avvocato di fiducia, nel momento in cui viene fermata dagli agenti mentre sta commettendo un reato.
Il nostro codice di procedura penale, agli articoli 380 e 381 c.p.p., prevede due tipi di arresto: l’arresto obbligatorio in flagranza di reato e quello facoltativo.
Quando si può procedere all’arresto: i casi di flagranza
Perché gli agenti di polizia possano procedere all’arresto, è necessaria la flagranza di reato.
Il soggetto deve essere colto mentre commette il reato oppure avere indosso le tracce o gli oggetti collegati al fatto.
Nel concetto di flagranza rientra anche l’inseguimento immediato dell’autore, che può prolungarsi oltre le 24 ore se iniziato subito dopo il reato.
📌 Per approfondire le forme di arresto puoi consultare la pagina dedicata:
👉 Arresto in flagranza di reato
Il ruolo dell’avvocato durante arresto, perquisizione e atti urgenti
L’arrestato ha il diritto di chiedere immediatamente che venga avvertito il proprio avvocato.
Questo diritto non può essere negato e il legale può assistere anche alla perquisizione personale o domiciliare, se viene effettuata.
Se il difensore è prontamente reperibile, gli agenti devono attendere il suo arrivo prima di procedere con atti come perquisizioni o ispezioni.
Per questo motivo è fondamentale contattare subito un avvocato penalista, come l’Avv. Davide De Caprio, per essere tutelati sin dai primi momenti, quando spesso si compiono atti d’indagine decisivi.

Udienza di convalida: tempi e cosa può accadere
Dopo l’arresto, gli agenti hanno 24 ore di tempo per mettere l’arrestato a disposizione del Pubblico Ministero, che può procedere a un primo interrogatorio.
Da quel momento, decorrono ulteriori 24 ore per la conduzione in Tribunale davanti al Giudice, che dovrà tenere l’udienza di convalida.
Il giudice verifica se l’arresto è stato eseguito correttamente secondo le norme del codice.
Se la convalida non avviene entro 48 ore, la persona arrestata deve essere rimessa in libertà.
📌 In caso di misure cautelari successive, come custodia in carcere o arresti domiciliari, è possibile presentare ricorso al Tribunale della Libertà per chiederne la revoca o la modifica.





