Revenge porn - il nuovo confine dei reati sessuali

19 Novembre 2020

La diffusione e l’utilizzo dei telefoni cellulari ed il proliferare dei social network (facebook, instagram, tik tok, ecc.), anche tra i giovanissimi, ha portato alla luce una nuova generazione di reati tra i quali il revenge porn.

La “vendetta” pornografica è ormai una realtà con la quale dobbiamo assolutamente confrontarci.

I cellulari sono occhi indiscreti che riescono ad introdursi anche nei luoghi più intimi della nostra vita privata, lasciandoci senza difesa nel caso in cui certi filmati arrivino nelle mani sbagliate.

Il Legislatore ha dovuto mettere mano a questa nuova fattispecie di reato dopo i numerosi episodi di cyberbullismo susseguitesi nell’arco di breve tempo, che hanno visto vittime soprattutto le donne.

Il reato di revenge porn ha visto la luce con l’introduzione del “Codice Rosso” il 9 agosto 2019, punendo così la condotta di colui che diffonde immagini e video sessualmente espliciti attraverso strumenti informatici o telematici senza il consenso delle persone rappresentate.

Il reato è perseguibile solo con la querela della persona offesa per cui è previsto un termine di 6 mesi dalla data del commesso reato o di quanto la vittima ne è venuta a conoscenza.

Vista la gravità delle condotte che vengono perseguite per questo reato è stata stabilita una pena elevata che va da un minimo di un anno ad un massimo di sei anni di reclusione, pene che sono aumentate nel caso in cui la condotta venga perpetrata nei confronti del convivente o del coniuge (anche se separato o divorziato).

Le cronache in questi ultimi anni hanno registrato vari casi di suicidio tra le vittime che hanno dovuto subire la gogna mediatica, a seguito alla pubblicazione a loro insaputa di video a luci rosse che le vedevano loro malgrado protagoniste ed è per questo che si è intervenuti a livello normativo, anche sulla pubblicazione da parte dei social media di determinati contenuti, al fine di evitare che questi rimangano fruibili al pubblico in rete.

Avv. Davide De Caprio
L’Avvocato Davide De Caprio è nato il 27 Febbraio 1974 si è laureato in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1998. E’ iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma ed esercita la professione forense dal 1999. Si specializza nell’ambito del Diritto Penale, con particolare attenzione ai reati finanziari, bancari e tributari (bancarotta, evasione fiscale, falso in bilancio, aggiotaggio, insider-trading). E' abilitato al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori; patrocinio che esercita abitualmente assistendo le parti nella predisposizione dei ricorsi e nelle discussioni innanzi alla Corte Suprema di Cassazione.

Penalista Cassazionista

Lo Studio Legale De Caprio, è pronto a sostenerti e difenderti nel processo penale. Siamo specializzati in: reati sessuali, traffico di droghe, reati patrimoniali e d'impresa.
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