Le misure cautelari

5 Maggio 2023

in ambito penale, le misure cautelari si dividono in misure cautelari personali e misure cautelari reali.

Le prime sono dirette nei confronti dell'imputato, e tra queste si annoverano:

  1. l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria;
  2. il divieto di avvicinamento alle persone offese;
  3. la sospensione dall'esercizio di una professione;
  4. l'allontanamento dalla casa familiare, il divieto di espatrio e la detenzione domiciliare.

Queste misure vengono adottate quando sussistono gravi indizi di colpevolezza e vi è il pericolo che l'imputato possa inquinare le prove, reiterare il reato o sottrarsi al processo.

Le misure cautelari reali, invece, riguardano i beni del reo e sono volte a garantire il pagamento delle pene pecuniarie o il risarcimento delle vittime.

Tra queste si possono citare:

  1. il sequestro conservativo;
  2. il sequestro preventivo;
  3. il sequestro giudiziario.

 

Tra le misure cautelari personali custodiali vi sono: la custodia cautelare in carcere, la custodia cautelare agli arresti domiciliari.

La custodia cautelare in carcere è la misura più grave.

Quando il Giudice ritiene che l'imputato possa costituire un pericolo per la società e vi sia un pericolo di reiterare il reato, o nel caso in cui vi sia un concreto pericolo di fuga.

Il Giudice dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari, quando ritiene che il soggetto non debba essere ristretto in carcere, ma deve comunque essere tenuto sotto controllo.

Il Giudice applica la misura del divieto di allontanarsi dalla propria residenza o dal proprio paese, qualora ritenga che l'imputato possa fuggire all'estero.

Quando il Giudice ritiene che l'imputato possa inquinare le prove o commettere altri reati, allora dispone il divieto di comunicare con alcune persone o di frequentare determinati luoghi.

Una volta applicata la misura cautelare da parte del Giudice, l’indagato può proporre ricorso contro l’ordinanza direttamente al Tribunale del Riesame, per ottenere una revoca o una modifica della suddetta misura.

Avverso all'ordinanza del Tribunale del Riesame si può proporre ricorso in Cassazione.

Avv. Davide De Caprio
L'avvocato De Caprio penalista oltre a essere titolare dell’omonimo Studio Legale con sede a Roma, è da anni avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori; patrocinio che esercita abitualmente assistendo le parti nella predisposizione dei ricorsi e nelle discussioni innanzi alla Corte di Cassazione con sede a Roma.
Ha difeso in circa 70 processi in quasi tutte le Corti d’Assise di Italia.
Ha difeso personaggi molto noti (della finanza, della politica, dello sport e dello spettacolo) anche in procedimenti di grande rilevanza mediatica. Il campo elettivo di attività è il diritto penale d’impresa: ha difeso numerosi amministratori e dirigenti in noti processi penali per reati societari, fallimentari, bancari, finanziari, tributari, informatici, urbanistici, ambientali e doganali..

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