Elezione di domicilio ed avviso di conclusione delle indagini preliminari.

9 Dicembre 2020

Quando ci viene chiesto di procedere ad elezione di domicilio? Spesso e volentieri succede quando ci viene notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell’art.415 bis C.P.P..

Non è detto che se un P.M. sta svolgendo indagini su di noi, questa notizia ci venga in qualche modo comunicata.

Potrebbe accadere infatti a chiunque di essere iscritto nel registro degli indagati a sua insaputa, senza che la notizia venga mai fuori. Può essere che un P.M. dopo aver iniziato ad indagare sulla nostra persona, decida poi di archiviare il caso perché non vi sono elementi per chiedere un rinvio a giudizio. A meno che non si faccia una richiesta esplicita tramite il proprio legale, potremmo non venire mai a conoscenza di essere stati indagati.

Quando possiamo venire a sapere allora di essere iscritti nel registro degli indagati e che un P.M. sta svolgendo indagini sul nostro conto?

La legge impone all’ufficio di Procura, una volta terminate le indagini, di mettere a conoscenza l’indagato della circostanza ed avvisarlo che da quel momento tutto il fascicolo con tutti gli atti d’indagine sono a sua disposizione per essere consultati.

L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è quindi un atto a garanzia dell’indagato, che con quel documento può finalmente sapere che si sono svolte delle indagini a suo carico.

Nel contempo l’autorità giudiziaria nel notificare l’avviso di conclusione delle indagini, ci chiederà anche di eleggere il domicilio dove vogliamo che vengano notificati tutti gli atti del processo ed a quel punto si potrà anche nominare un difensore di fiducia se lo si ha a disposizione, in alternativa verrà altrimenti nominato automaticamente un difensore d’ufficio.

Dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari partono 20 giorni entro cui è possibile presentare memorie, depositare documenti o farsi interrogare dal P.M. per poter chiarire la propria posizione personale.

È importante quindi, allorquando viene notificato l’avviso di cui all’art.415 bis C.P.P. rivolgersi con celerità ad un avvocato per poter visionare il fascicolo processuale ed approntare immediatamente una difesa.

Avv. Davide De Caprio
L'avvocato De Caprio penalista oltre a essere titolare dell’omonimo Studio Legale con sede a Roma, è da anni avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori; patrocinio che esercita abitualmente assistendo le parti nella predisposizione dei ricorsi e nelle discussioni innanzi alla Corte di Cassazione con sede a Roma.
Ha difeso in circa 70 processi in quasi tutte le Corti d’Assise di Italia.
Ha difeso personaggi molto noti (della finanza, della politica, dello sport e dello spettacolo) anche in procedimenti di grande rilevanza mediatica. Il campo elettivo di attività è il diritto penale d’impresa: ha difeso numerosi amministratori e dirigenti in noti processi penali per reati societari, fallimentari, bancari, finanziari, tributari, informatici, urbanistici, ambientali e doganali..

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