ARTICOLI STAMPA

Articoli ed interviste che parlano dello Studio Legale De Caprio e degli Avvocati Mario e
Davide De Caprio pubblicate dai principali quotidiani nazionali
La Cassazione annulla la condanna contro un uomo accusato di rapporti sessuali con un minorenne

Annullata la sentenza di condanna per l'uomo accusato di violenza sessuale con un minore

La Cassazione annulla la condanna contro un uomo accusato di aver intrattenuto rapporti sessuali con un minorenne
La difesa riesce quindi a dimostrare la fragilità dell’impianto accusatorio, che aveva retto nei due precedenti gradi di giudizio.
Un nuovo processo di appello dovrà essere celebrato, tenendo conto di quanto stabilito dalla Corte di Cassazione in accoglimento delle tesi difensive.
Il film

Il film "All'alba perderò" per riciclare i soldi della camorra

"Entra nella fase cruciale l'indagine portata avanti dalla Procura dell Repubblica di Roma su un presunto giro di contanti che vedrebbe coinvolti un produttore cinematografico ed una nota azienda vinicola del Lazio, accusata di aver riciclato il denaro della camorra con la scusa della sponsorizzazione di un film. La difesa ha invece dimostrato come il film sia reale e visibile attualmente sulla piattaforma di Amazon Prime"
Il processo per la “presunta” estorsione ai gestori del bar di Borgo Palazzo

Il processo per la “presunta” estorsione ai gestori del bar di Borgo Palazzo

"Si sta concludendo presso il Tribunale di Bergamo il processo per la “presunta” estorsione ai gestori del bar di Borgo Palazzo che vede tra le persone coinvolto l’ex candidato sindaco di #Bergamo per il M5S Anesa Nicholas primo candidato dichiaratamente omosessuale"
“Alle ore 20:00 applausi del pubblico per l’arringa dell’Avv. Mario De Caprio”.

Processo stupefacenti Aosta

“Alle ore 20:00 applausi del pubblico per l’arringa dell’Avv. Mario De Caprio”.
Il processo al clan Spada: la mafia ad Ostia

Il processo al clan Spada: la mafia ad Ostia

Nel processo che si è appena concluso, che ha visto tra gli imputati i membri della famiglia Spada, si è affrontata l’annosa questione della presenza sul territorio di Ostia di associazioni di stampo mafioso. Il processo ha visto tra gli imputati anche Roberto Spada, già processato per la testata al giornalista di RAI 3 Piervincenzi. L’ufficio della Procura della Repubblica di Roma ha chiesto la condanna dei membri del clan degli Spada proprio per il reato di associazione mafiosa, ritenendo che gli stessi siano subentrati nel controllo della criminalità nel territorio di Ostia, al vecchio boss Carmine Fasciani già condannato per mafia. Il rischio come affermato in una intervista dall’Avv. Davide De Caprio, è quello di fare “di tutta l’erba un fascio”, processando un nome e non un sistema.
Carabinieri sotto processo

Carabinieri sotto processo

Continua il processo ai carabinieri di Aulla con l’esame dei testi del P.M. che che dimostra la lacunosità delle accuse mosse ai militari, accusati di abuso d’ufficio ed atti di violenza a carico di numerosi extracomunitari. Lo spunto investigativo dell’intera indagine è l’ascolto di alcune intercettazioni telefoniche installate nelle macchine di servizio in dotazione ai carabinieri.
Omicidio Canale: ergastolo scampato per Antonio Cinque

Omicidio Canale: ergastolo scampato per Antonio Cinque

Il processo per l’uccisione di Francesco Canale, capo della ‘ndrangheta calabrese, ha visto alla sbarra un solo inputato, Antonio Cinque, il quale ha pero’ sempre negato di aver preso parte al delitto. Il suo difensore, avvocato Mario De Caprio, per dimostrare le minori responsabilita’ del Cinque, e’ riuscito a portare in aula come testimone “Don Raffaele” in persona: Cutolo, accompagnato da 4 carabinieri, abbozza un lieve, quasi impercettibile, segno di saluto ad Antonio Cinque, il quale ricambia piegando leggermente la testa, in segno di rispetto.
Persone malate costrette a rinunziare alla sanità pubblica. Denunziata la concussione

Persone malate costrette a rinunziare alla sanità pubblica. Denunziata la concussione

Nel processo che si è appena concluso, che ha visto tra gli imputati i membri della famiglia Spada, si è affrontata l’annosa questione della presenza sul territorio di Ostia di associazioni di stampo mafioso. Il processo ha visto tra gli imputati anche Roberto Spada, già processato per la testata al giornalista di RAI 3 Piervincenzi. L’ufficio della Procura della Repubblica di Roma ha chiesto la condanna dei membri del clan degli Spada proprio per il reato di associazione mafiosa, ritenendo che gli stessi siano subentrati nel controllo della criminalità nel territorio di Ostia, al vecchio boss Carmine Fasciani già condannato per mafia. Il rischio come affermato in una intervista dall’Avv. Davide De Caprio, è quello di fare “di tutta l’erba un fascio”, processando un nome e non un sistema.
Scippo di Monteverde

Scippo di Monteverde

In sede di appello pena ridotta per i due autori dello scippo mortale di Monteverde, Rocco Verrilli e Massimo Palombini, condannati in primo grado rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere. Accogliendo la tesi dell’avvocato Mario De cAprio, la Corte ha ridotto la condanna per Verrilli da 13 a 11 anni: il difensore ha infatti chiesto ed ottenuto la derubricazione del reato di rapina aggravata in rapina semplice e la concessione delle attenuanti.
Mirabile assolto dall’accusa di favoreggiamento

Mirabile assolto dall’accusa di favoreggiamento

L’avvocato Giuseppe Mirabile, difensore dei fratelli Greco, e’ stato assolto col la formula piu’ ampia, “perche’ il fatto non sussiste”, dall’accusa di favoreggiamento nei confronti dei suoi assistiti. Il Tribunale di Roma ha pienamente accolto la tesi del difensore di Mirabile, avvocato Mario De Caprio.
Michele Greco “Il Papa”

Michele Greco “Il Papa”

La polemica sulla sentenza che rimette in liberta’ una cinquantina di capi mafiosi non accenna a placarsi, anzi si trasferisce dalle aule della Cassazione allo schermo televisivo. Il dibattito si anima tra il giudice istruttore Giovanni Falcone e l’avvocato Mario De Caprio, difensore del “papa” della mafia Michele Greco.
“Il legale dei boss contro Falcone. I Greco trattati come Tortora”

“Il legale dei boss contro Falcone. I Greco trattati come Tortora”

E’ polemica sulla sentenza che rimette in libertà una cinquantina di capi mafiosi. Durante la puntata di Telefono giallo il dibattito si anima per un contrasto che vede contrapposti il Giudice istruttore Giovanni Falcone e l’avvocato Mario De Caprio, difensore di Michele Greco, il papa della mafia, e del fratello Salvatore, detto il senatore. L’avvocato De Caprio ribadisce che nel caso Chinnici i magistrati agirono sulla base di un pregiudizio. Infatti Michele Greco dopo 8 processi fu assolto!
Minacce di denunce e ricusazione

Minacce di denunce e ricusazione

scontro fra giudice e legali al processo sul clan di Partinico I legali in aula scoprono di essere stati intercettati. Chiedono l’immediata espulsione degli atti dal dibattimento. Di fronte al rifiuto l’Avv. De Caprio si toglie la toga esclamando: “Non posso contribuire ad offendere la mia dignità forense, ci avete già pensato voi!“.
Lollobrigida : non ho mai posato nuda

Lollobrigida : non ho mai posato nuda

Nella sala stampa del Tribunale di Roma Gina Lollobrigida, accompagnata dall’avvocato Mario De Caprio, si sfoga per il clamoroso falso del settimanale “Novella 2000”, contro cui ha sporto denuncia. Con provvedimento d’urgenza il pretore ha gia’ vietato l’ulteriore diffusione del numero incriminato; spetta ora alla Procura occuparsi della querela per diffamazione contro il direttore della rivista e l’autore del servizio.
La lollo vince contro Novella 2000

La lollo vince contro Novella 2000

Gina Lollobrigida ha vinto la causa contro il settimanale scandalistico: la seconda sezione penale del Tribunale di Milano ha infatti condannato l’ex direttore del giornale al pagamento di 40 milioni di risarcimento immediato. La star e’ apparsa in aula accompagnata dal suo avvocato di fiducia, Mario De Caprio
Fiumicino ucciso agente di PS

Fiumicino ucciso agente di PS

al termine di una camera di consiglio durate piu’ di tre ore, i giudici della IV Corte D’Assise hanno condannato a 24 anni di carcere Murat Kalianovic, accogliendo in pieno le richieste del PM e dell’avvocato di parte civile, Mario De Caprio, che ha rappresentato nel dibattimento i familiari della vittima. Un gesto folle ha infatti strappato a questi ultimi il figlio di soli 20 anni, Roberto Iavarone, agente di polizia accoltellato al cuore mentre cercava di disarmare lo slavo all’aeroporto di Fiumicino.
Revocato il 41 bis a “banana”

Revocato il 41 bis a “banana”

Era detenuto nel carcere di Rebibbia. E’accusato dell’omicidio di Mazzei Un’ennesima vittoria dell’Avv. De Caprio. All’Abruzzese viene revocato il 41 bis e concesso lo status di detenuto normale. Molto è dovuto alla “demolizione” del processo, compiuta quotidianamente dall’Avv. de Caprio in aula.
A Nassiriya sparammo su civili e ambulanza

A Nassiriya sparammo su civili e ambulanza

Soldato sotto inchiesta: eseguii un ordine. L’esercito lo premiò per l’operazione Inutile fango su eroici militari che, chiamati a fare il loro dovere, si sono visti addirittura indagati per omicidio. Il P.M. fu obbligato al capo d’imputazione da parte di un G.I.P. rimasto poi solo nella sua idea colpevolista. L’ arringa appassionata del De Caprio al Tribunale militare porta alla piena assoluzione dei valorosi militari, cui poi verrà riconosciuto anche un attestato al valore.
Una sentenza che si presta ad un totale ribaltamento.

Una sentenza che si presta ad un totale ribaltamento.

In un altro processo il funzionario di Polizia è stato già assolto.
La donna, mancina

La donna, mancina

si sparò alla tempia sinistra sul suo letto… Era evidente, ma a non ammetterlo erano i R.I.S. di Parma (all’epoca comandati dal Col. Garofano) i quali però vengono sconfessati completamente in due successivi gradi di giudizio. Questo processo è uno di quei casi in cui la passione e la competenza del difensore salvano la vita di un innocente.
Giallo di Via Po : libero il convivente

Giallo di Via Po : libero il convivente

Dopo 14 giorni di carcere, trascorsi in isolamento, Mario Maglione, accusato di aver simulato il suicidio della convivente in via Po’ 39 e poi arrestato per omicidio, e’ stato scarcerato. “Indizi insufficienti” : per i giudici della liberta’ la ricostruzione della polizia e’ stata smontata dai risultati dello Stub. “Si potevano aspettare i risultati prima di mettergli le manette ai polsi”, commenta l’avvocato Mario De Caprio, difensore di Maglione.
Via Po il pm punta al rinvio a giudizio

Via Po il pm punta al rinvio a giudizio

Nonstante la scarcerazione per indizi insufficienti, la Procura insiste e contesta al Maglione l’omicidio volontario e la frode processuale, sostenendo che l’indagato avrebbe modificato lo stato dei luoghi per smascherare il delitto. L’avvocato Mario De Caprio continua a battersi per dimostrare la sua innocenza: “il laboratorio ha realizzato ricostruzioni ipotetiche che partono da intuizioni e con premesse sbagliate per dimostrare l’indimostrabile”.
“Io, uscito da un incubo infernale”

“Io, uscito da un incubo infernale”

“Io, uscito da un incubo infernale” Dopo ben tre anni di “inferno”, Mario Maglione è finalmente tornato a vivere, assolto dall’accusa di aver assassinato la sua ex compagna, Tullia Accetta. La donna si sparò infatti in piena notte: Maglione, per venire fuori da questa spaventosa odissea giudiziaria, ha dovuto combattere a lungo. Ora accetta di parlare per la prima volta dalla sentenza, insieme al padre, Antonio, e al suo avvocato, Mario De Caprio, un combattente nato.
Accusato ingiustamente di omicidio

Accusato ingiustamente di omicidio

Chiede 100 mila euro di risarcimento.
Purtroppo ogni volta che vengono richieste le riparazioni per ingiusta detenzione, si verifica la solita sceneggiata; difatti la Procura Generale si oppone insistendo con il solito reclamo: l’imputato avrebbe dato col suo comportamento un contributo a farsi arrestare. Se non fosse tragico, sarebbe esilarante. Ma tant’è. In Italia non c’è mai denaro per ristori ma solo per ristorarsi da parte di chi comanda.
“Alibi e amnesie: i farmacisti si difendono dalle accuse”

“Alibi e amnesie: i farmacisti si difendono dalle accuse”

I farmacisti accusati nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di anabolizzanti e anoressizzanti venduti sottobanco si difendono da ogni contestazione. Sette gli arrestati. La Dott.ssa Paola Riccardi, titolare della farmacia di Pineta Sacchetti, ha chiarito molti aspetti della vicenda, assistita dal suo legale di fiducia, Mario De Caprio.
In Manette per omicidio.

In Manette per omicidio.

Ma in realtà era suicidio…
Fortunatamente (ma sono i casi in cui la fortuna gioca un ruolo marginale) l’Avv. De Caprio riesce a convincere il Tribunale della Libertà di tale tesi. Poi il processo si è concluso con successo e con piena l’assoluzione mediante la più ampia delle formule. Processo nel quale l’Avv. Mario De Caprio riuscì da solo a controllare e smentire anche le perizie dei R.I.S. di Parma.
E il legale: Tripodi e stato coinvolto per la sua parentela Processo assolutamente kafkiano

Non ne so nulla.

E il legale: Tripodi e stato coinvolto per la sua parentela Processo assolutamente kafkiano. Il dirigente denuncia una sparizione di fondi e viene arrestato ancorchè agli arresti domiciliari. Chi invece ha preso i fondi non è mai stato raggiunto da arresti ed anzi ha patteggiato molto convenientemente. Gifuni, su richiesta del Presidente della Repubblica, è rimasto al Quirinale: chi lo voleva eliminare non ci è riuscito! Qualcun altro ha fatto carriera; il povero Tripodi è stato schiacciato da interessi altrui.
La desistenza nel compiere il reato viene scambiata per delitto tentato.

La desistenza nel compiere il reato viene scambiata per delitto tentato.

Davanti al Tribunale del Riesame si è stigmatizzata l’assurdità di un arresto dopo oltre 2 anni da un episodio all’epoca ritenuto irrilevante.
Sotto la consueta dizione del “pericolo di reiterazione del reato

Sotto la consueta dizione del “pericolo di reiterazione del reato”

si cela in realtà l’antico istituto della “tortura” giudiziaria: due secoli buttati via! Dalla “veritas in rem” all'”assolutismo”.
La donna, mancina

La donna, mancina

si sparò alla tempia sinistra sul suo letto…
Era evidente, ma a non ammetterlo erano i R.I.S. di Parma (all’epoca comandati dal Col. Garofano) i quali però vengono sconfessati completamente in due successivi gradi di giudizio. Questo processo è uno di quei casi in cui la passione e la competenza del difensore salvano la vita di un innocente.

Quirinale, indagato Gifuni

Quirinale, indagato Gifuni

“Favorì il nipote per la villa”
Ridicola impostazione offerta da qualche “velina” interessata. Il dott. Tripodi ha fatto la villa negli anni e a sue spese, al di fuori della tenuta. Il manufatto ristrutturato all’interno della tenuta di Castel Porziano ne ha arricchito il patrimonio. E oggi viene utilizzato per altri scopi istituzionali. Il “nipote” non ha avuto alcun vantaggio dallo zio e fu assunto al Quirinale come vincitore del concorso, diciassette anni prima dello zio: la sua carriera e i risultati raggiunti gli spettavano. Certamente lo “scalino” Tripodi serviva per raggiungere qualcuno posto in alto, ma il processo sta dimostrando la sua inconsistenza.
Il processo mediatico trasforma in gossip la realtà giudiziaria

Il processo mediatico trasforma in gossip la realtà giudiziaria.

Falsi Rolex detenuti per motivi di servizio, scambiati per il frutto di una corruzione. Aspra polemica con la Procura.
Sceneggiata di camorristi in aula

Sceneggiata di camorristi in aula

Il processo per l’uccisione di Francesco Canale, capo della ‘ndrangheta calabrese, ha visto alla sbarra un solo imputato, Antonio Cinque, il quale ha pero’ sempre negato di aver preso parte al delitto. Il suo difensore, avvocato Mario De Caprio, per dimostrare le minori responsabilita’ del Cinque, e’ riuscito a portare in aula “Don Raffaele” in persona: Cutolo, accompagnato da 4 carabinieri, abbozza un lievi, quasi impercettibile, segno di saluto ad Antonio Cinque, il quale ricambia piegando leggermente la testa, in segno di rispetto.

“Omicidio di via Po’, nuova assoluzione. Maglione non ha ucciso la fidanzata”

“Omicidio di via Po’, nuova assoluzione. Maglione non ha ucciso la fidanzata” “Accusato di delitto, assolto due volte”. Nuovo Trionfo per l’Avvocato Mario De Caprio

La Corte d’Assise d’Appello ha confermato l’assoluzione di Mario Maglione. L’uomo era già stato assolto in primo grado; con la sentenza di secondo grado è stata cancellata anche la condanna a 16 mesi inflitta all’imputato per frode processuale.

SETTORI DI INTERVENTO DELLO STUDIO LEGALE DE CAPRIO

REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Per reati contro la pubblica amministrazione si intendono tutte quelle fattispecie di reato che puniscono le condotte illecite dei pubblici ufficiali infedeli.
Per saperne di più

REATI FINANZIARI

Con i reati finanziari il Legislatore ha voluto punire tutte quelle condotte delittuose che danneggiano il patrimonio avendo come interesse quello di tutelare le realzioni commerciali.
Per saperne di più

REATI SESSUALI

I reati sessuali ricomprendono una serie di fattispecie di reato che tutelano la libertà sessuale del cittadino, con particolare attenzione ai delitti che offendono la sfera sessuale dei minorenni.
Per saperne di più

REATI CONTRO LA PERSONA

Il codice penale prevede una moltitudine di reati contro la persona che vanno dalla lesioni personali allo stalking ed hanno come scopo quello di tutelare l'integrità fisica e la libertà personale.
Per saperne di più

GIUSEPPE MIGLIORE

Avvocato Penalista
Warmly little before cousin suspect entire men set. Blessing it ladyship 
Avv Giuseppe Migliore
Avv. Mario De Caprio
Warmly little before cousin suspect entire men set. Blessing it ladyship on.

MARIO DE CAPRIO

Avvocato Penalista e Cassazionista

DAVIDE DE CAPRIO

Avvocato Penalista e Cassazionista
Warmly little before cousin suspect entire men set. Blessing it ladyship on.

IL PRIMO PASSO PER RISOLVERE IL VOSTRO PROBLEMA!

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News

4 Aprile 2024
Richiesta di sostituzione della pena detentiva

Di recente, la Giurisprudenza della Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al momento in cui, può essere presentata la richiesta di sostituzione della pena detentiva, da parte della difesa dell’imputato. È stato stabilito che, affinché il Giudice d'Appello sia tenuto a pronunciarsi in merito all'applicabilità o meno delle nuove sanzioni sostitutive di cui […]

25 Marzo 2024
I permessi

Il magistrato di sorveglianza, può disporre la concessione dei permessi nel caso di imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente o per eventi familiari di particolare gravità che riguardino il condannato detenuto. In tal senso, in tema di permesso di necessità, la nascita di un figlio costituisce evento familiare di particolare […]

15 Marzo 2024
La semilibertà

Il regime di semilibertà consiste nella concessione al condannato e all'internato, di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale. I condannati e gli internati ammessi alla semilibertà sono assegnati in appositi istituti o particolari sezioni autonome di istituti ordinari. La semilibertà viene concessa in […]

14 Marzo 2024
Sì ai colloqui “intimi” in carcere

Sì ai colloqui “intimi” in carcere: la sentenza n.10 del 2024 della Corte costituzionale, ammette di fatto i colloqui “intimi” a favore del detenuto con il coniuge, la parte dell’unione civile o la persona con lei stabilmente convivente, senza il controllo a vista del personale di custodia. A seguito del reclamo presentato da un detenuto […]

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