La Riforma Cartabia ha introdotto importanti cambiamenti nel processo penale, con l’obiettivo di rendere la giustizia più rapida ed efficace.
Tra le novità principali:
Programmi di giustizia riparativa, per favorire il dialogo tra vittima e autore del reato;
Mediazione penale, come strumento di risoluzione dei conflitti;
Tutela della riservatezza delle dichiarazioni, secondo l’art. 192-bis c.p.p.;
Nuovi strumenti a favore della vittima e dell’imputato, per garantire equità e partecipazione al procedimento.
La Riforma Cartabia (D.lgs. 150/2022) segna un passaggio decisivo nella gestione dei procedimenti penali in Italia.
Oltre a introdurre la giustizia riparativa, il legislatore ha previsto percorsi specifici per favorire il dialogo tra vittima e imputato, tutelare la riservatezza delle dichiarazioni (art. 192-bis c.p.p.) e valorizzare i programmi riparativi ai fini della pena o dell’estinzione del reato.
La norma promuove una giustizia più equilibrata, che non si limita alla punizione, ma mira al recupero sociale dell’autore del reato e alla riparazione del danno subito dalla vittima.
Per accedere a questi percorsi è fondamentale la presenza di mediatori qualificati e l’assistenza di un avvocato esperto, che possa guidare l’interessato e tutelarne i diritti in ogni fase del procedimento.



