Raggiunge notorietà internazionale in difesa di una delle più note attrici italiane per i falsi nudi pubblicati da Novella 2000, facendo bloccare il settimanale in tutta Italia. In quell'occasione il suo nome è indicato come uno dei più importanti avvocati penalisti italiani, su varie pubblicazioni internazionali.
Si ricordano ancora famosi processi in Valle d'Aosta, nello scandalo delle "Lenzuola d'Oro", nella modifica ottenuta dalla cancellazione dei dati al C.E.D. e nei più famosi processi di bancarotta fraudolenta nei tribunali e nelle corti di tutta Italia.
E' stato conosciuto dalla grande massa come difensore del cosiddetto "Papa della mafia" - Michele Greco - nel processo di Palermo, ottenendone la scarcerazione e contribuendo a demolire il "teorema Buscetta". Noti sono i suoi confronti televisivi con il Giudice Falcone.
E' stato coinvolto nella difesa dei cd. falsi invalidi alle Poste ed in un noto confronto televisivo con l'allora Ministro Frattini per cambiare la Legislazione. E' stato avvocato del Governatore della Regione Lazio Storace, nella denuncia contro il Segretario della Stampa Romana, Paolo Serventi Longhi. Ha difeso in circa 70 processi in Corte d'Assise.
E' stato consulente, incontrandolo diverse volte, di un notissimo politico italiano, suggerendogli alcune linee difensive poi adottate dallo stesso. Molto apprezzato al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri nella difesa di numerosi Ufficiali e Sottufficiali incriminati per operazioni di servizio, successivamente assolti e reintegrati ed inoltre anche avvocato di riferimento di molti alti ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza per imputazioni per cause di servizio.
Famosissimo agli inizi degli anni 2000 per quello che fu definito il "Giallo di Via Po", ottenendo la piena assoluzione del suo assistito dimostrando che trattavisi di suicidio, smentendo così sia le perizie dei R.I.S. di Parma, che quelle dell' U.A.C.V. della Polizia di Stato.